Roma, 24 luglio 2025 – È stato presentato ieri, nella gremita Sala Luigi di Liegro, il Piano Strategico e Operativo (PSO) Tevere, adottato dalla Giunta Capitolina nell’ambito del Contratto di Fiume Tevere. L’incontro, molto partecipato, ha segnato un momento importante di confronto e coinvolgimento pubblico per la futura valorizzazione del fiume, asse strategico per uno sviluppo sostenibile della Capitale.
Il documento rappresenta una visione integrata e ambiziosa per rigenerare il Tevere, restituendogli un ruolo centrale nella vita urbana, ambientale e sociale della città. Il Piano si apre ora alla consultazione pubblica, coinvolgendo enti, associazioni e cittadini, che potranno contribuire con osservazioni e proposte prima dell’approvazione definitiva da parte dell’Assemblea Capitolina.
Il PSO Tevere include oltre 100 progettualità, tra interventi già in corso e nuove proposte, distribuite su 20 paesaggi fluviali, organizzati in 5 macro-contesti territoriali. Un focus particolare è dedicato alle infrastrutture verdi e blu e alle aree agricole, che rappresentano oltre la metà del territorio interessato dal piano.
«Il grande successo di partecipazione dimostra quanto il nostro Contratto di Fiume Tevere sia un autentico patto di comunità – ha dichiarato Rocco Ferraro, Consigliere Delegato all’Ambiente della Città Metropolitana di Roma Capitale – Con questo Piano costruiamo una visione condivisa: il fiume torna infrastruttura viva, ponte tra natura, città e persone. Ora è il momento di agire insieme».
Anche l’Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia, ha sottolineato l’importanza del documento strategico: «Il Tevere ha un ruolo fondamentale per Roma: è elemento connettivo, funzionale, ecologico, culturale e ricreativo. Il Piano consente di valorizzare il nostro fiume come infrastruttura verde-blu, con centinaia di interventi che potranno essere realizzati nel breve, medio e lungo termine. Torniamo finalmente alla pianificazione, una pratica indispensabile per orientare in modo coerente lo sviluppo della città».
Il Piano risponde alle sfide ambientali e climatiche contemporanee, proponendo soluzioni per rafforzare la resilienza del territorio e generare nuovi servizi ecosistemici, anche in contesti urbani densamente abitati. La fase di consultazione pubblica rappresenta un momento chiave per raccogliere contributi utili alla definizione finale del documento.
Con questo percorso partecipato, Roma sceglie di puntare sul suo fiume come risorsa strategica per il futuro. Un’infrastruttura naturale che torna al centro delle politiche urbane, sociali e ambientali della Capitale.
