Roma – Il sottile e delicato tema tra salvaguardia della sicurezza pubblica e privacy, nel nuovo sistema di lotta al terrorismo.
È stato annullato l’emendamento che permetteva il controllo da remoto delle comunicazioni via web e l’accesso ai personal computers di sospettati di terrorismo.
Tale decisione è stata voluta in primis dal Premier Matteo Renzi, sentito anche il Garante per la Privacy; tale argomento verrà trattato nel decreto sulle intercettazioni telefoniche.
Il decreto antiterrorismo voluto dal Ministro Angelino Alfano quindi approda ora alla Camera per l’approvazione e prevede tra l’altro: la modifica del Codice Penale con aggravanti per il proselitismo c.d. foreign fighters, Black list dei siti di propaganda terroristica, detenzione di esplosivi, denuncia di caricatori di armi, misure di prevenzione ed espulsione di stranieri, assunzione di 150 allievi carabinieri, permesso di soggiorni per fini investigativi, impiego di Forze Armate nel controllo del territorio, modifiche al Codice Antimafia, segnalazioni di operazioni di riciclaggio di denaro, missioni internazionali e contrasto alla pirateria, iniziative di cooperazione, disposizioni sulla tutela del personale dei servizi intelligence delle Agenzie di informazione e sicurezza e Procuratore Nazionale Antimafia che diventa anche Antiterrorismo.
In tema di terrorismo internazionale, tra le misure adottate, nei giorni scorsi, l’arresto di tre terroristi che reclutavano combattenti nel nostro Paese e l’espulsione di terroristi sospetti.
