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    Il Belgio del bel calcio a caccia della storica vendetta

    Completato il quadro dei quarti di finale del Mondiale 2014 in Brasile. Su otto gare degli ottavi ben cinque terminano ai supplementari per uno spettacolo molto gradevole. Avanza la Francia che piega nel finale la Nigeria con Pogba e un autogol di Yobo. I transalpini sfideranno la Germania costretta ai supplementari da una Algeria splendida: Schurrle e Ozil mettono al sicuro il risultato prima della rete della bandiera di Djabou. Extra time anche per l’Argentina, è il guizzo di Di Maria a piegare la Svizzera e a portare Messi e compagni ai quarti. Si chiude con il Belgio che al termine di una sfida epica contro l’Usa vince 2-1. La generazione d’oro del Belgio vale un posto tra le migliori otto. Ecco il calendario dei quarti: venerdì in campo Brasile-Colombia (18) e Francia-Germania (22); sabato Olanda-Costa Rica (18) e Argentina-Belgio (22). Le due semifinali pronosticate alla vigilia, Brasile-Germania e Olanda-Argentina, possono ancora diventare realtà. Occhio però alle sorprese.

    BELGIO-USA 2-1

    (ottavi di finale Mondiale 2014)

    Belgio (4-2-3-1): Courtois 6.5; Alderweireld 6.5, Van Buyten 7, Kompany 6.5, Vertonghen 6.5; Fellaini 6.5, Witsel 6.5; Mertens 6 (15’ st Mirallas 6.5), De Bruyne 7.5, Hazard 6 (6’ sts Chadli sv); Origi 6.5 (2’ pts Lukaku 7). All.: Wilmots 8.5.

    Usa (4-2-3-1): Howard 9; Johnson 6 (32’ pt Yedlin 6.5), Gonzalez 6, Besler 5.5, Beasley 5.5; Jones 6, Cameron 6; Zusi 4.5 (28’ st Wondolowski 5), Bradley 7, Bedoya 6 (17’ pts Green 6.5); Dempsey 6. All.: Klinsmann 7.

    Arbitro: Haimoudi Djamel (Algeria), voto 6.

    Marcatori: 3’ pts De Bruyne (Bel), 15’ pts Lukaku (Bel), 2’ sts Green (Usa).

    Note: ammoniti Kompany (Bel) e Cameron (Usa).

    SALVADOR – Passa il Belgio superando gli Stati Uniti solo ai supplementari. Vittoria meritata per la squadra di Marc Wilmots. Almeno 20 le occasioni create con un Howard capace di parare tutto o quasi, dal web nominato Ministro della Difesa per la resistenza infinita. Questo Belgio gioca bene e arriva al tiro con estrema facilità. Applausi anche agli Stati Uniti, organizzazione tattica perfetta, manca solo un pizzico di qualità in attacco.

    La gara si sblocca ai supplementari con l’ingresso di Lukaku. Al 3’ del primo tempo dell’extra time proprio Lukaku fugge sulla destra, mette in mezzo, la difesa Usa cerca di respingere ma la sfera arriva a De Bruyne che indirizza sul lato opposto. Al 15’ De Bruyne imbecca Lukaku, il suo sinistro vale il raddoppio. Sembra fatta ma non è così. Al 2’ del secondo tempo supplementare Bradley imbecca il neo entrato Green, giovanissimo classe ’95, il tiro sporco finisce in rete. Nel finale entrambe le squadre sfiorano il gol con altre occasioni.

    Partita splendida, passa il Belgio alla caccia della rivincita dopo la semifinale con l’Argentina di Messico ’86. E’ giunta l’ora.

    LE PAGELLE

    BELGIO

    Courtois 6.5: regala sicurezza al reparto, buone alcune uscite, provvidenziale una bassa a salvare il risultato.

    Alderweireld 6.5: spinta continua sulla corsia di destra.

    Van Buyten 7: la colonna difensiva del Belgio non sbaglia nulla, prodigioso un recupero negli ultimi minuti regolamentari.

    Kompany 6.5: gioca in difesa e da primo centrocampista.

    Vertonghen 6.5: attacca sempre, prova più volte a rendersi pericoloso.

    Fellaini 6.5: tiene l’equilibrio di una squadra altrimenti bilanciata in attacco.

    Witsel 6.5: questa volta resta più bloccato sulle sue posizioni.

    Mertens 6: prova ad inventare, in alcuni casi troppo lezioso.

    Mirallas 6.5: salta spesso l’uomo creando superiorità numerica.

    De Bruyne 7.5: un gol e un assist, sempre incisivo.

    Hazard 6: volenteroso, aiuta anche il reparto difensivo.

    Chadli sv

    Origi 6.5: per essere un giovane classe ’95 ha enormi margini di miglioramento. Colpisce dal nulla una clamorosa traversa, con una magia manda De Bruyne davanti al portiere. Da seguire.

    Lukaku 8: entra e spacca la partita, subito si inventa l’azione del vantaggio e realizza il raddoppio.

    Allenatore Wilmots 8.5: porta il Belgio ai quarti di finale con un successo importante, splendida la prestazione dei suoi che creano almeno 20 occasioni da rete.

    USA

    Howard 9: una decina di interventi di tecnica, istinto e sangue freddo. Non può nulla sui gol. Tiene gli Stati Uniti in corsa fino all’ultimo minuto.

    Johnson 6: costretto ad uscire per infortunio dopo 32 minuti, dopo aver pensato più a difendere che attaccare.

    Yedlin 6.5: che rivelazione, questo difensore sa difendere e attaccare, inoltre i suoi cross sono sempre insidiosi. Farebbe comodo a molte squadre italiane.

    Gonzalez 6: preso in mezzo dalle offensive del Belgio, cerca di difendersi.

    Besler 5.5: stranamente soffre il gioco aereo.

    Beasley 5.5: dalle sue parti il Belgio passa troppo spesso.

    Jones 6: sfiora il clamoroso 2-2 con una deviazione al volo. Sempre nel gioco, pecca di precisione.

    Cameron 6: è il quinto difensore.

    Zusi 4.5: fino alla sostituzione gli Stati Uniti giocano in dieci contro undici, non trova il passo giusto.

    Wondolowski 5: prova a farsi vedere, sbaglia un gol fatto a due passi dalla porta, per sua fortuna l’assistente segnala un fuorigioco inesistente salvandogli l’onore.

    Bradley 7: quando i suoi compagni di squadra sono in difficoltà gli passano il pallone, lui sa sempre cosa fare. Imbecca Green per la rete che riaccende le speranze con un pallonetto delizioso.

    Bedoya 6: corre molto, difficile da marcare, esce stanco.

    Green 6.5: trova il gol con una deviazione sporca al volo, ottimi i movimenti offensivi, anche lui un attaccante giovane e da tenere in considerazione.

    Dempsey 6: punto di riferimento, questa volta poco fortunato sotto porta.

    Allenatore Klinsmann 7: splendida organizzazione tattica, giusti anche i cambi, si arrende solo all’ultimo minuto dei supplementari ad una squadra tecnicamente più forte.

    ARBITRO

    Haimoudi Djamel (Algeria), voto 6: molto criticato alla vigilia, non incide sul risultato finale anche se alcuni fischi lasciano a desiderare, in alcuni casi lontano dal gioco.

    Danilo D'Amico
    Danilo D'Amicohttps://www.lawebtv.it
    Giornalista professionista dal 2011. Laurea magistrale in Produzione culturale e giornalismo.

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