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giovedì, Marzo 28, 2024
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    A Catania si torna in scena con “Ciatu”

    “Giordano Bruno è vivo. È sul palco. Si muove leggero lungo i corridoi della platea. Raggiunge rapido le gallerie. È lì, vicino a te. E sorride. Perché ci sei. Perché lo ascolti. Perché ti emozioni. Perché comprendi. Perché il rogo ha bruciato ha divorato l’involucro, ma non ha potuto danneggiare lo spirito. Il Pensiero. Il Pensiero è Fiato. È Ciatu”.

    È questa l’essenza di “Ciatu”, lo spettacolo diretto da Monica Felloni e che sarà portato in scena dalla compagnia NèonTeatro di Catania con la direzione artistica di Piero Ristagno, mercoledì 28 luglio alle ore 21, nell’ambito della rassegna Music Opera Festival allestita all’interno dell’Istituto Ardizzone Gioeni.

    Una pièce coinvolgente che torna sotto i riflettori dopo il grande successo riscosso nel 2015 quando fu rappresentato per la prima volta al teatro antico di Taormina, e che mercoledì sarà dedicato alla memoria di Beppe Montana, vittima di cosa nostra, proprio nel giorno dell’anniversario della sua morte. Ad assistere allo spettacolo Dario e Gigi Montana, fratelli dell’ex commissario della squadra mobile di Palermo.

    Un testo composito con testi di Chiara Tinnirello, Danilo Ferrari, Manuela Partanni e Federico Ristagno che si intrecciano con quelli di Giordano Bruno.
    Sotto i riflettori ci saranno degli attori davvero speciali che riusciranno ad emozionare il pubblico con le loro “diverse abilità”, che diventano una potente risorsa, una marcia in più, mescolando insieme parola, danza e musica. Tutti figli dello stesso respiro: Ciatu.

    Con Nèonteatro del resto si aprono le porte alla diversità, ma senza dare etichette, con una nuova visione drammaturgica, iniziata a Catania nel 1989 grazie a Piero e Monica, con la convinzione e la consapevolezza che l’arte possa aiutare a prendere coscienza dell’unicità straordinaria ed originale di ogni essere umano. Ed ecco che ogni persona porta nello spettacolo la propria esperienza e la propria differenza che sia di disagio e fragilità, fisica, psichica, sociale o culturale.

    “Il canto della ragione di Bruno annulla le distanze, rende moderno un tempo antico – afferma Piero Ristagno, direttore artistico di Nèon – fa da ponte fra un tempo antico e quello moderno. Edifica col cemento e l’acciaio della parola la struttura di quelli che poi saranno definiti diritti umani. Esseri umani, sensi che danno un senso al tutto, capaci, se lo vogliono, di fare anche parte di una favola. Essere favola, che abbatte i concetti di spazio, di tempo”.

    Tanti sono i protagonisti di Ciatu: Patrizia Fichera, Stefania Licciardello, Manuela Partanni, Mariastella Accolla, Kevin Cariotti, Anna Cutore, Luca D’angelo, Emanuela Dei Pieri, Danilo Ferrari, Alfina Fresta, Angela Longo, Enzo Malerba, Teresa Fazio, Simona Nicotra, Dorotea Samperi.
    Aiuto regia Manuela Partanni. Costumi: Gaetano Impallomeni. Video Jessica Hauf, tecnico del suono Segolene Le Contellec. Sarta: Grazia Prizzi. Allestimenti: Pippo D’Angelo. Direzione tecnica: Francesco Noè.

    I biglietti sono disponibili online oppure al botteghino.

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